Pages - Menu

giovedì 6 agosto 2015

Tira Fuori la Lingua - Storie dal Tibet

Titolo originale: Liangchu ni de shetai huo kongkong dangdang
Autore: Ma Jian
1a edizione italiana: 2008
Genere: Racconti


"Tiri fuori la lingua", l'ordine più diffuso e conosciuto al mondo, il fondamento di ogni analisi medica, il mantra del medico di base a cui bambini e uomini grandi e grossi obbediscono solerti assumendo l'imbarazzante e ridicola posa. Siamo lì con la lingua di fuori "aspettando la salvezza", pendiamo dalle labbra del tizio di fronte abbandonando inermi ogni difesa. 
E' così che Ma Jian si sente quando nel 1985 arriva in Tibet con il suo carico di speranza alla ricerca di se stesso nel luogo più spirituale del mondo. Un carico che deve, ben presto, abbandonare. Il Tibet sfata ogni mito, distrugge ogni sogno idilliaco rivelando una verità molto più complessa di qualsiasi fantasticheria idealizzante. Ma Jian viaggiatore cercava un paradiso terrestre, trova un luogo spirituale ed osceno, bellissimo e violento; trova la verità. Da quest'esperienza scaturisce Tira Fuori la Lingua, una raccolta di cinque racconti in cui con un linguaggio lucido e crudo ed uno stile meticoloso, ma mai pedante, l'autore ci parla del Tibet di cui ha fatto esperienza, un Tibet non adatto ai romantici.

lunedì 3 agosto 2015

Centootto modi di uccidere la moglie


Titolo originale: Sha qi 
Autore: Zhang Xiguo
1a edizione italiana: 2008
Genere: Racconto
Raccolta: Made in China - Nuovi Scrittori Cinesi, Mondadori, 2008

Centootto modi per uccidere la moglie  è la storia Wu Ziqiao e Hu Yushan, coppia taiwanese immigrata negli Stati Uniti, ma non vi aspettate la solita storia di immigrati "noi due contro il mondo". Tutt'altro. Marito e moglie non potrebbero essere più diversi ma, in questo caso, gli opposti non si attraggono, non più: lei forte, volitiva, ambiziosa e ben inserita nella società americana, lui debole, apatico, pacifico, un uomo che più che vivere ama fantasticare, perdersi nei suoi romanzi di cappa e spada e che, inevitabilmente, è succube della moglie. Ma una sera, complice l'occhiolino di un procione che tenta l'assedio al suo cesto della spazzatura, la folgorazione: decide di comprare un diario e, certosinamente, vi annota tutti i modi  in cui potrebbe uccidere la moglie. Prima delusione: a chi si aspettava che la folgorazione corrispondesse all'idea di un omicidio, beh no è l'idea di un diario in cui si fantastica su un omicidio. E fin qui tutto bene: frustrazione da uomo sposato. Ma poi Hu scopre il diario, lo caccia di casa, vuole il divorzio, a niente servono le rassicurazioni di Wu : "... È un romanzo, sono tutte storie inventate.", Hu è (giustamente) furiosa. Ma "ci si abitua a tutto" e fin qui  le cose vanno ancora (più o meno) bene. Finché la moglie viene decapitata...